PANAMA
On The Roud


Panama Moderna

Sono le 22.10 del 18 gennaio 2020. Arriviamo all’aeroporto di Tocoman a Panama con due ore di ritardo rispetto al previsto per una partenza ritardata da Parigi. Prendiamo un taxi in aeroporto che ci conduce in Hotel nel centro della città di Panama per 30 dollari. Durante il tragitto scorgiamo dai finestrini una città tutta illuminata e piena di grattaceli. Arriviamo a destinazione, prendiamo possesso della camera e andiamo subito a letto....

La mattina del 19, probabilmente a causa del fuso orario, siamo già svegli alle 5. Ci laviamo e scendiamo a far colazione alle 6. Alle 7.30 siamo già fuori per un immancabile giro tra Panama city caratterizzata da grattacieli avenieristici stile Dubai e città vecchia

Panama - Casco Viejo

La mattina di lunedì 20 ci siamo svegliati alle 5.30 per scendere a far colazione alle 6.30. Alle 9 ritiriamo la macchina per iniziare il giro per lo stato di Panama. Dopo aver percorso 100 Km eccoci a Río Hato - Playa Blanca
nel pomeriggio passeggiata lungo la spiaggia e sosta al Nico’s Beach Panama gestito da due ragazzi italiani emigrati a Panama per via della crisi Italiana. Con loro è stato gradevole chiacchierare. Ci hanno raccontato della realtà locale rurale fatta da brave persone ma con scarsissima iniziativa tale da consentire loro di diventare grossi imprenditori locali. Entrambi si sono detti felici di vivere in un villaggio marittimo di Panama con l’unica pecca legata alla scadente situazione sanitaria ospedaliera limitrofa. Nessun problema per la crescita e la formazione dei figli , sempre molto stimolati e a contatto costante con la natura. Lei è al sesto mese di gravidanza in attesa del secondo figlio. Nascerà una bambina ma non hanno ancora deciso se a Panama…

 
Relax



Martedì 21 gennaio. Abbiamo pernottato presso uno dei B&B dei giovani italiani conosciuti il giorno precedente: la Casita del Farallon. Ci siamo svegliati al suono del chiocciare delle galline intorno alle 5. L’impressione era di essere immersi in piena campagna con una dolce sensazione di essere proiettati all’epoca della prima infanzia. Una volta svegli dopo il solito rituale legato alla cura della persona siamo usciti in cortile in attesa della colazione prima della nuova partenza verso Santa Catalina. ... Colazione abbondante presso il B&B ... cappuccino, tost e marmellata, omelette


Partiamo da Río Hato intorno alle 10 e dopo 4,5 ore di macchina arriviamo a Santa Catalina dove avevamo prenotato una stanza presso l’Hotel Mamma Ines: posto stupendo affacciato sul mare con una spiaggia lunga diversi Km. Impatto stupefacente... Il percorso in macchina è stato lungo è stancante ma siamo arrivati in Paradiso e lo stress del viaggio è stato ben ricompensato 😊

Tramonto a Santa Catalina

La mattina del 22 svegli dalle 6. Stranamente va via la luce, aspettiamo un po’ ma visto che il problema non si risole nel breve termine decidiamo di scendere in spiaggia per esplorarla con le prime luci del mattino. Appena intravediamo luci dall’hotel rientriamo per prepararci a partire per l’isola Toiba. Due ore e mezza di barca non proprio confortevole ma poi arriviamo. Ci propongono le immersioni ma rinunciano per iniziare a giocare lungo la spiaggia chilometrica e rilassarci prima del rientro visto che abbiamo scelto di tornare in Hotel in giornata. Conclusa l’escursione rientro in barca a mare mosso 😉


Giovedì 23 dopo colazione prepariamo le valige e partiamo verso nuova destinazione. Dopo tre ore di macchina arriviamo a Las Lajas dove abbiamo già prenotato l’alloggio due giorni prima tramite Booking. Arriviamo alle 13.30 accolti da un bel l’acquazzone 😉 ... bhe si sa nei paesi tropicali è un po’ così! Comunque poco male!! Arriviamo al Residence Laslajas, a farci gli onori di casa una signora gentilissima, una rumena che ha sposato un italiano ed insieme hanno deciso di aprire un’attività a Panama. Ci registra e ci consegna la chiave dell’appartamento, ampio, pulito ed affacciato a due nelle piscine.
Venerdì 24: bel risveglio in un ambiente paradisiaco con il proprietario del recidente alle prese con una sua scultura ... presso residence Las Lajas
E poi passeggiata lungo una spiaggia chilometrica e giochi con le onde dell’oceano e questo fino a lunedì 27


Lunedì 27 alle ore 9 partiamo da Las Lajas per dirigerci verso Pedasi e da lì all’Hotel Punta Franca che ci ospiterà per due giorni. Dopo 1,5 km di strada sterrata arriviamo in un meraviglioso residence affacciato sull’oceano. Alla domanda del perché non si è pensato di asfaltare la strada ci viene risposto che da lì a breve abita uno dei principi del Liechtenstein🤴 che ci tiene a mantenere la sua tranquillità e pertanto spera così di limitare a minimo il turismo
Giovedì 30 lasciamo la villa dei sogni a picco sul mare per riprendere la panamericana che ci riporterà a Panama city. Alle 15 arriviamo a Río Hato dove pernottiamo una notte per un altro giorno di mare.

La mattina di venerdì 31 ripartiamo per Panama city, attraversiamo il famoso ponte centenario che attraversa il canale di Panama, noto per favorire il collegamento via mare tra oceano pacifico e Mar dei Caraibi. Arriviamo in città alle 12.30 e dopo aver scaricato i bagagli in hotel decidiamo di riconsegnare l’auto noleggiata con un giorno di anticipo. L’idea è di scrollarci di dosso la responsabilità dell’auto e goderci la città girandola a piedi nell’area marittima. Avendo riportato l’auto, che non avremmo più usato, il giorno prima ci sono stati restituiti 45 dollari di assicurazione
... nel pomeriggio del 31 a visitare lo spettacolare canale di Panama


Sabato 1 febbraio partiamo alle 7 alla volta del lago Gatun per giocare con le scimmie entrando nella selva del famoso sentiero EL CHARCO, nel cuore del Parco Nazionale della Sovranità dove si può ammirare la bellezza della foresta pluviale di Panama. A bordo di una barca facciamo una piacevole passeggiata attraverso le acque del lago, godendoci i paesaggi dell'istmo di Panama e osservando le enormi navi che attraversano il canale fino a raggiungere Isla Monos. Nell'area delle mangrovie che la circonda ammiriamo la ricchezza naturale della giungla e interagiremo con le numerose scimmie che hanno il loro habitat qui.
... e così anche questo viaggio a Panama giunge a termine. Nel pomeriggio, dopo una mattinata di relax e preparativi per la partenza, raggiungiamo in taxi l’aeroporto Tocumen... Ci siamo trovati proprio nel periodo di massima allerta per la diffusione del Coronavirus per cui il primo impatto non è piacevolissimo visto che sembra di essere proiettati nei film di fantascienza dove si parla di guerre biologiche. Comunque dopo aver fatto dogana si comincia a riflettere a freddo su questo viaggio a Panama. Che dire di questo paese? Sicuramente straordinario per le spiagge chilometriche che abbiamo goduto da sud a nord girando con un auto noleggiata. Paese apparentemente tranquillo senza troppa delinquenza per essere un paese dell’America Latina ma comunque eccessivamente caro per le tasche degli italiani e per i servizi che offre. Tanto per dare un’idea sui prezzi una bottiglia di acqua da mezzo litro costa due dollari, una birra in lattina 3,5 dollari, per due cappuccini siamo arrivati a spendere fino a 13 dollari. Panama resta un paese da visitare per conoscenza delle varie realtà ma tra tutti i paesi dell’America Latina forse merita l’ultima posizione... Comunque anche questa avventura si è conclusa è come al solito torniamo a casa con un bagaglio di conoscenze in più per cui anche questa volta diciamo Grazie Panama

 

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